CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO. E’ veramente possibile accedere al contributo a fondo perduto previsto dal decreto Rilancio oppure ci troviamo di fronte all’ennesima “bolla di sapone” che non ci porterà a nulla?

Se anche tu ti trovi in uno stato di sconforto, dove non credi più alle promesse che tali bonus portano con se o temi che tutto sia macchinoso e per te non raggiungibile … Sei nel posto giusto!!!

Lo sconforto a prescindere, non aiuta nessuno.  Il sapere ti permette di  ridurre a zero quelle emozioni spiacevoli come sfiducia e stress, lo stesso stress che ti assale quando non  sai come procedere e quali sono i passi giusti da compiere.  

Se hai sempre avuto la sensazione che tutti i provvedimenti e i decreti  pubblicati sino ad ora siano chiari solo a chi li ha emanati , non sei molto lontano dalla verità.  La buona notizia però è che con uno schema chiaro e semplice alla mano,  anche il provvedimento più articolato potrà trasformarsi in un testo  fruibile e utile per procedere. Quando avrai finito di leggere il contenuto che segue scoprirai se il contributo a fondo perduto è accessibile anche per te e avrai pertanto ben chiaro se ti è utile presentare domanda e tutti i passi per farlo (in autonomia o con l’aiuto del tuo consulente di fiducia).

Partiamo dalla fonte

Il Contributo a Fondo perduto è previsto dall’articolo 25 del Decreto Rilancio ( Decreto Legge del 19 maggio 2020, n. 34)  mentre la definizione del contenuto informativo, delle modalità e termini di presentazione dell’istanza per il riconoscimento dello stesso sono regolamentate dal provvedimento dell’ Agenzia delle Entrate del 10 giugno 2020.

A CHI SPETTA ?

Ti Spetta  se sei un  titolare di partita IVA attiva e rientri in queste casistiche:  

  •  Esercente attività di impresa;
  •  Esercente attività di lavoro autonomo;
  •  Titolare di reddito agrario

Premessa: se hai  conseguito nel 2019 ricavi e compensi non superiori ai € 5.000.000,00 potresti beneficiare del fondo perduto, a condizione che  il tuo  fatturato e corrispettivi di aprile 2020 risultino inferiore di 2/3 al fatturato e corrispettivi di aprile 2019.

Bada bene, questo ultimo requisito può non essere rispettato se:

  • Hai  aperto la partita IVA dal  01.01.2019
  • Hai domicilio fiscale o sede operativa nel territorio dei Comuni colpiti da eventi calamitosi, i cui stati di emergenza erano ancora in atto al 31.01.2020 (data della dichiarazione dello stato di emergenza da Coronavirus).

CHI è ESCLUSO?

Non potrai invece accedere al fondo perduto se:

  • Hai cessato la tua attività prima di presentare l’istanza
  • Hai aperto partita IVA dopo il 30/04/2020
  • Sei un professionista con Cassa Previdenziale Privata
  • Rientri in quei professionisti iscritti alla gestione separata INPS che hanno diritto alla percezione delle indennità per il mese di Maggio.

QUANTO SPETTA?

L’Ammontare è determinato applicando una percentuale su:  FATTURATO E CORRISPETTIVI DI APRILE 2020 – FATTURATO E CORRISPETTIVI DI APRILE 2019.  Le percentuali spettanti a fondo perduto saranno pertanto così riconosciute:

  • 20% se i ricavi o compensi sono stati minori o uguali a € 400.000,00;
  • 15% se i ricavi o compensi sono stati superiori a  € 400.000,00 e minori o uguali a € 1.000.000,00 ;
  • 10% se i ricavi o compensi sono stati superiori a  € 1.000.000,00 e minori o uguali a € 5.000.000,00 ;

Tale percentuale va calcolata sulla differenza che si ottiene tra fatturato 2020 e fatturato 2019 ma, se si hanno tutti i requisiti soggettivi così come visto sopra, ma la percentuale è un risultato inferiore al minino, è comunque previsto un contributo che ammonta:

  • A 1.000,00 € se sei una persona fisica;
  • A 2.000,00 € se sei un soggetto diverso (società).

COSA INDICARE NELL’ISTANZA

Sul sito dell’ Agenzia delle Entrate sono già presenti il modello e le relative istruzioni per la compilazione.  I dati di cui devi disporre per la compilazione sono i seguenti:

  • Dati anagrafici
  • Ricavi  del 2019
  • Fatturato di aprile 2020 e Fatturato di aprile 2019
  • IBAN su cui accreditare il contributo (NB intestato o cointestato a chi richiede il contributo)
  • Autocertificazione regolarità  ANTIMAFIA se richiedi un contributo superiore ai 150.000 €

Il fondo perduto è richiedibile attraverso le proprie credenziali del Cassetto Fiscale  AE  o delegando un Consulente.  Il tutto a partire dal  15.06.2020 e non oltre il 13.08.2020.

COSA ACCADE DOPO LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

L’agenzia delle entrate ti restituirà due distinte ricevute:

  1. Dove ti comunicherà la presa incarico dell’istanza
  2. Dove ti comunica l’accoglimento o lo scarto della stessa e ti arriverà entro 7 giorni  lavorativi dal ricevimento della prima ricevuta.

CONTROLLI ,SANZIONI E RESTITUZIONE DEL CONTIBUTO 

E arriviamo alle note dolenti, come sempre ce ne sono quando si tratta di contributi a fondo perduto. E’ bene sapere fin da subito che l’Agenzia delle Entrate effettuerà dei controlli sui Contributi a Fondo perduto che verranno concessi.

Se da una parte è pur vero che il contributo, se indebitamente percepito, potrà essere restituito anche spontaneamente  (mezzo ravvedimento e sanzioni ridotte), dall’altra parte va ricordato che qualora tu abbia ricevuto un contributo in tutto o in parte non spettante, le sanzioni sono:

  • DAL 100 al 200% come previsto dall’art 13 c.5 del Dlgs 471/1997
  • Pena della reclusione da 6 mesi a 3 anni prevista dall’art. 316-ter del codice penale

Per tale ragione è sempre bene confrontarti con il tuo consulente di fiducia per qualunque dubbio in merito e per aver la garanzia che si stia procedendo per il meglio.

Spero che  quanto sopra ti sia stato di aiuto e che ora le cose ti siano un poco più chiare. Se così non fosse, contattami senza impegno, risponderò a tutte le tue domande.

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