DANNI ECONOMICI DA LOCKDOWN PER COVID – 19. DAI UNO SGUARDO ALLA TUA POLIZZA ASSICURATIVA

Il lockdown prolungato ha danneggiato diverse realtà economiche alcune più colpite di altre e definite “attitivà sensibili” tra cui bar e ristoranti.

A seguire un articolo interessantissimo dell’Avvocato Gabriele De Santis che tratta proprio questo argomento, raccontandoci ciò che è avvenuto in Francia tra un ristoratore e la sua compagnia assicurativa.

La realtà non è italiana ma non è detto che ciò non si possa applicare anche in Italia e comunque lo posto quì affinché possa essere di ispirazione per scelte attuali e futuri della vostra polizza assicurativa.

Perdite da lockdown: in Francia Compagnia di assicurazione viene condannata a risarcire un ristoratore.

Lo scorso 22 maggio il Tribunal de Commerce di Parigi ha emesso un’ordinanza con la quale ha condannato la Compagnia assicurativa Axa a risarcire un ristoratore per i danni subìti dall’attività di quest’ultimo a causa del lockdown.

La decisione del tribunale parigino si basa su una clausola contenuta nel contratto di assicurazione in essere tra l’imprenditore e la Axa; clausola la quale prevede l’indennizzo in caso di chiusura amministrativa imposta dai servizi di polizia o di igiene.

Come prevedibile, la Compagnia si era rifiutata di risarcire l’imprenditore per i suddetti danni, sostenendo che il Decreto del Governo francese che ha imposto la chiusura delle varie attività per motivi sanitari non coincideva con nessuno degli eventi previsti dalla polizza; la Axa affermava, inoltre, che le perdite economiche subìte a causa del c.d. lockdown non sono assicurabili dalle assicurazioni private.

Invece, il Tribunale ha dato ragione all’imprenditore parigino, proprietario di ben quattro ristoranti, ritenendo che:

  • non vi è alcuna legge che escluda l’assicurabilità delle conseguenze di un evento quale la pandemia;
  • nessuna clausola del contratto escludeva la pandemia e le sue conseguenze dalla copertura assicurativa.

La Compagnia è stata, quindi, condannata a versare immediatamente al proprietario dei ristoranti la somma di €.45.000,00 a titolo di acconto sul maggior avere che dovrà essere stimato dal perito incaricato dal Tribunale stesso.

Benchè questo tipo di clausola sia prevista in pochi contratti, è certo che ci si deve domandare se l’ordinanza in questione potrà essere motivo di riflessione e, soprattutto, di sprone per altri imprenditori e altri giudici a voler riconoscere il risarcimento per le perdite economiche subìte a causa del lockdown.

In particolare si spera che l’eco di questa ordinanza possa arrivare fino in Italia e promuovere considerazioni e provvedimenti a tutela delle molte imprese che hanno subito gravi danni a causa della chiusura prolungata voluta dal Governo.

Avvocato De Santis Gabriele

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